martedì 28 dicembre 2010
le api sono partite
lunedì 18 ottobre 2010
verso l'inverno
Sabato scorso abbiamo inziato a preparare le arnie per i primi freddi, restringendo le api nel nido in modo che stiano piu' calde.
Ci siamo resi conto che il sole adesso arriva molto piu' basso e che vanno spostate dove possono ricevere piu' sole, cercheremo di muoverele quando saranno tutte in glomere, per non disturbbarle troppo, ormai con il freddo comunque c'è poco volo. Gli arrivi e partenze, come li chiamamo noi, sono molto radi.
In pochi giorni, per il nostro miele abbiamo raccolto prenotazioni per 43 vasetti, ce ne sono disponibili ancora una ventina, per gli amici che lo vogliono provare.
Ci siamo resi conto che il sole adesso arriva molto piu' basso e che vanno spostate dove possono ricevere piu' sole, cercheremo di muoverele quando saranno tutte in glomere, per non disturbbarle troppo, ormai con il freddo comunque c'è poco volo. Gli arrivi e partenze, come li chiamamo noi, sono molto radi.
In pochi giorni, per il nostro miele abbiamo raccolto prenotazioni per 43 vasetti, ce ne sono disponibili ancora una ventina, per gli amici che lo vogliono provare.
qui sono al lavoro: la smielatura
martedì 5 ottobre 2010
tiglio: poco, ma buono
Sabato scorso abbiamo fatto assaggiare il nostro miele ad un esperto: è miele di tiglio, secondo il nostro maestro di api, ed è ottimo! Ci ha detto che è anche meglio del suo!
il colore è chiaro e in sottofondo si avvertono altri fiori.
il colore è chiaro e in sottofondo si avvertono altri fiori.
lunedì 13 settembre 2010
I giovani apicoltori italiani crescono e anche noi ....
Ma chi sono gli apicoltori italiani? Questo il loro identikit: hanno una cultura medio-alta (il 60% e' diplomato, il 20% possiede una laurea), sono abbonati a pubblicazioni specialistiche, frequentano regolarmente corsi di specializzazione e convegni di aggiornamento, sono tra i pochi che vivono una relazione quotidiana con insetti e fioriture e che traducono il generico interesse per la natura in una attivita' essenziale per il perpetuarsi degli equilibri vitali. Intanto aumentano nel nostro Paese i consumatori attenti alla scelta del miele che mettono in tavola: privilegiano produzioni di nicchia e naturali, prediligono il biologico, scelgono mieli monoflorali. In Italia si consumano mediamente ogni anno 600 grammi di miele a testa - in linea con la media europea - ma il vero appassionato ne mangia molto di piu'. Infatti gli honey lovers non usano il miele solo come dolcificante per il latte, il te' e il caffe', o tradizionalmente spalmato sul pane per una salutare colazione o merenda, ma anche come ''cibo'' nell'elaborazione di ricette in cucina e come partner ideale in ricercati abbinamenti con i formaggi. (Adnkronos)
(tratto da BIO agricoltura notizie, settimanale on line)
(tratto da BIO agricoltura notizie, settimanale on line)
giovedì 9 settembre 2010
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